30 Luglio, Teatro al Castello – Roccella Ionica
31 Luglio, Teatro al Castello – Roccella Ionica
1 Agosto, Teatro al Castello – Roccella Ionica
“Omero al lido flora” è uno spettacolo per tutti, ma particolarmente adatto ai giovani, poiché tratta in modo spassoso ed istruttivo degli effetti benefici di una buona pratica della lettura a partire da tre domande: Che cos’è leggere? Come leggere? Perché leggere?
Lo spettacolo è interpretato da giovani attori scelti sul territorio affinchè da questa esperienza professionale formativa se ne possano in futuro generare altre nel segno di una continuità culturale.
Il testo originale, inedito, è ambientato in un contesto riconoscibile, quale frutto di una drammaturgia attenta ai bisogni della realtà e che si compie nel quadro di un teatro condiviso a carattere civile.
SINOSSI
Nel clima ozioso di un leggendario lido balneare, è ambientato il fuggevole incontro tra un attore di opere classiche in tournée a Roccella Ionica ed una giovane residente del luogo.
Volendo far breccia sulla giovane, questo attore le recita alcuni versi di un celebre canto dell’Odissea, oggetto dello spettacolo che la sua compagnia è venuta a mettere in scena.
Tanto per conversare, la ragazza chiede all’artista come mai avessero scelto di portare proprio quel canto di Omero in Calabria, ed egli le spiega che l’episodio, presentando lo smascheramento di una frode commessa da un giovane, era loro parso un formidabile modello educativo da trasmettere.
Intrigata da tanto zelo culturale, la donna esorta l’uomo a procedere nella sua “narrazione” omerica facendosi attenta indagatrice degli asseriti valori educativi del brano; dal canto suo l’attore si abbandona compiaciuto alla declamazione, senza rendersi conto di essere caduto in una piccola trappola.
Infatti egli non aveva considerato lo spirito pungente, ironico ed arguto della sua ascoltatrice un po' ribelle all’idea che riguardo alla Calabria tutti si sentano in dovere di impartire delle lezioncine.
E così, sulla base del semplice ascolto, armata del suo elementare intuito, basandosi solamente sulle parole di Omero che l’attore stesso ha pronunciate, ecco che in un crescendo esilarante ma implacabile, la giovane incomincia a sollevare tutta una serie di obiezioni logiche, a mostrare le palesi incongruenze, a segnalare gli indizi e a riordinare i fili di una trama che ribaltano completamente l’interpretazione legalitaria del brano, dimostrando che esso ha ben poco a che vedere con i problemi della Calabria e catapultando infine il malcapitato attore nell’odissea della sua faciloneria.
TEMI
Qui l’ironia consiste nel rimettere in causa la consuetudine che vede spesso gli artisti parlare al pubblico da un’alterità universale e innominata, pretendendo di generare una coscienza. Nondimeno si tratta di un’occasione per assaporare la bellezza dei classici anche ammirandoli per la distanza che ci separa da loro.
Ma questo piccolo spettacolo chiede anche che la libertà del teatro e la sua complicità con il pubblico si facciano in uno stesso movimento, mediante un atto di osservazione comune, poiché l’eroina dell’aneddoto è una lettrice come tutti noi e il suo oggetto la Lettura o l’Ascolto implicati in una serie di gustose peripezie.
Leggero nei toni, allegro nelle atmosfere, il testo richiama un po’ quei gialli dove dietro una verità apparente l’indagine più accurata fa presto emergere un’altra verità diametralmente opposta.
RASSEGNA STAMPA
CALABRIA LIVE:
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